sabato 3 marzo 2007

Paolo Rossi A Sanremo: portavoce di Rino Gaetano

Dopo il Festival uscirà “In Italia si sta male (si sta bene anziché no)… e altre storie”
Attore, comico, regista e sceneggiatore, oggi come ieri, Paolo Rossi ritorna alla tanto amata musica, compagna di mille spettacoli e tournée, intramontabile musa ispiratrice. La spinta a riprendere quel percorso di note e accordi gliel’hanno data Mauro Pagani e Claudia Mori, consegnandogli in mano l’importante compito di rappresentare Rino Gaetano, dopo la morte, con un brano ‘dei suoi’: una ballata sullo stile di vita moderno, visto con non poco anticipo dal cantautore calabrese.
E allora così, con quello sguardo da colpevole, ripreso con una posa degna dei migliori anni ‘70 dietro il cesso di uno dei peggiori bar del Nord Italia, Paolo Rossi si ripresenta al proprio pubblico con un album di ricordi, rievocazioni, riprese, dal titolo “In Italia si sta male (si sta bene anziché no)… e altre storie”.
Fin dalla copertina, infatti, Paolo Rossi si presenta così: sguardo beffardo e occhi che nascondo il malfatto, il furto della canzone di Rino Gaetano, ma non solo, anche a danno dei suoi stessi spettacoli teatrali, ai quali sottrae brani e canzoni inediti, da “Chiamatemi Kowalski. Evolution” ai “Messaggi dal manicomio di Baden Baden”.
Si compone così un insieme di musiche, monologhi, vere e proprie riprese ‘live’, dedicato ai fan di tutti i tempi: dalle collaborazioni con Vinicio Capossela, al tributo a Vladimir Vysotskij, dai Têtes de Bois, all’ultimo monologo teatrale recitato a Lugano, tutto quello che Paolo Rossi ha dato, può dare e darà ai tanti italiani che lo seguono.
Aspettando l’uscita vera e propria, il prossimo venerdì 2 marzo, rimane alta l’attesa per il 57° Festival della Canzone Italiana, che lo vedrà protagonista, tra i big, a 13 anni dal suo esordio con Jannacci e la canzone “I soliti accordi”. Vero e proprio animale da palcoscenico, Paolo Rossi riuscirà ad accaparrarsi le amicizie del pubblico e della critica? Renderà fedelmente le scanzonate frasi di Rino Gaetano?
Quei profondi occhi azzurri dicono solo di sì.

di Luca Formenti

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